Piano Shock: Infrastrutture per ripartire
- Florin Calipar
- 10 ott 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Fare ripartire i cantieri per creare nuovi posti di lavoro e cambiare il futuro del Paese.
È questo lo scopo del Piano Shock proposto da Italia Viva, attraverso il quale nel corso del triennio 2019-2021 sono già stati sbloccati oltre 100 progetti di infrastrutture già avviati.
Sbloccare le infrastrutture ha un doppio vantaggio economico. Nell’immediato, crea posti di lavoro per la realizzazione delle stesse. Sul lungo periodo, aumenta le potenzialità del paese, nel momento in cui le stesse vengono usate, creando quindi ulteriore ricchezza.
È per questo che Italia Viva si è battuta per realizzare il Piano Shock, definendo un preciso iter.
Un progetto in tre tappe
Lanciata nell’autunno del 2019, Italia Shock è la proposta di Italia Viva per sbloccare i cantieri, realizzare le infrastrutture e garantire la messa in sicurezza di città e territori.
Finalmente dopo mesi di pressioni il 4 Settembre 2020, con il Decreto Semplificazione, una prima parte di Italia Shock diventa legge. Si delinea una prima lista di opere prioritarie.
Caduto il Governo Conte II, ad Aprile 2021 il ministro dei Trasporti Giovannini annuncia la nomina di 29 commissari per sbloccare le prime 57 opere. A giugno ne sono state sbloccate altre 44.
Le opere selezionate sono progetti già avviati, caratterizzati da un’elevata complessità a livello progettuale, esecutivo o nelle procedure. Inoltre, sono stati selezionati i progetti che hanno un potenziale maggiore impatto in termini di ricaduta sul tessuto socio-economico del paese.
70mila nuovi posti di lavoro l’anno, per dieci anni
Adesso abbiamo 2000 giorni, da oggi al 2026, per spendere al meglio i fondi del New Generation EU: il Recovery Plan è un’occasione enorme per l’Italia, in termini di risorse, capacità di visione e rilancio di occupazione e economia. Non sprechiamola. Definiamo un Decreto Semplificazioni II, per sbloccare un numero almeno doppio di opere e di risorse grazie a semplificazione e commissari, mettendo anche a valore suggerimenti e proposte dai territori. Mettiamo al centro semplificazione e sburocratizzazione, assicuriamo al Paese infrastrutture moderne ed efficaci, definiamo un piano per i Trasporti, i n particolare il Trasporto Pubblico Locale, per facilitare e velocizzare gli spostamenti sul territorio.
Per rilanciare i cantieri, saranno necessari 82,7 miliardi, dei quali 33 sono già stati finanziati. Un investimento che creerà posti di lavoro per i prossimi dieci anni. Infatti, secondo le stime del governo, nel prossimo decennio lo sblocco di queste opere garantirà una media di 70mila nuovi posti di lavoro all’anno, con un picco di oltre 100mila nel 2025.
Tutte le opere selezionate e sbloccate sono elencate nel flyer scaricabile da questo link: https://d3n8a8pro7vhmx.cloudfront.net/comitaticivici/pages/8286/attachments/original/1621509840/flyer_italia_shock.pdf?1621509840
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